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giovedì 30 luglio 2015

Kuroku sunda sora to zangai to kataba - the GazettE

Kuroku sunda sora to zangai to katabathe GazettE

Album: BEAUTIFUL DEFORMITY (2013)
Testo& musica: Ruki
Lyrics

Kuroku sunda sora to 
zangai to kataba
I've felt the hate rise up in me...
This wet soil ate
my garbage...

Aoku nigoru sora ni
jiyuu nado nai aru no wa
sugasugashiki Despair.
Ensei teki na shikou de
mamireta kata wa no
ore ga nedzuku unmei.

Nageki nageku kotoba wa
koe ni narazu chu wo
hau mushi no esa ni naru.
Rettoukan ni kurui kurutte mo
kyomu nado
tachikire wa shinai.

Yurari fuwari uwa
ano sora wo oyogu
kono mi sakeru hodo.

Kanashimi wa bara bara ni chitte
isshinfuran egaku souzou ni
massakasama ni ochiteyuku.
Mou ano sora ni todokanai.
Me no mae ni saku hana no youni
haru wo matsu koto sae dekinai.
Touzakaru ishiki no naka de
hi genjitsu wo asu ni
kasaneru bakari.

Tsuchi ni nari sokoneta
okizari no ashi ga
kotchi ni oide to sashimaneiteiru.
Miugoki mo torezu
amazarashi no utsu.
Yagate nokotta hane mo
moge mi wa kuchiru.

Corpse and soil.
Nageki nageku kotoba wa
koe ni narazu chu wo
hau mushi no esa ni naru.
Rettoukan ni kurui kurutte mo
kyomu nado
tachikire wa shinai.
Genjitsu wo mitsume tsudzukeru
kono me sae tsubure
ochireba koufuku ka?
Koko ni chirabaru zangai to kasu
I can laugh again?

I feel nothing anymore.
Shiten ga bureru.
Aoku nigoru sora ga kuroku sumu.

Kanashimi wa bara bara ni chitte
isshinfuran egaku souzou ni
massakasama ni ochiteyuku.
Mou ano sora ni todokanai.
Me no mae ni saku hana no youni
haru wo matsu koto sae dekinai.
Mou kore de sayonara shiyou.
Saa kazu wo kazoe
samenu you ni.
Shizuka ni... me wo toji.
Yasuraka ni... owarou.

Corpse and soil.
Nageki nageku kotoba wa
koe ni narazu chu wo
hau mushi no esa ni naru.
Retsutoukan ni kurui kurutte mo
kyomu nado
tachikire wa shinai.
Genjitsu wo mitsume tsudzukeru
kono me sae tsubure
ochireba koufuku ka?
Koko ni chirabaru zangai to kasu
I can laugh again?
Traduzione

Ali spezzate, resti, 
ed un cielo che sfuma nel nero
Ho sentito l'odio crescere dentro di me...
questo terreno umido ha divorato
la mia sporcizia...

Non esiste libertà, in questo cielo
offuscato dal blu; non c'è altro che
una vivida disperazione.
Sono intriso di pensieri negativi;
è in questo destino che uno imperfetto
come me ha messo le radici.

Incapace di dare voce alle mie proteste,
divento cibo per gli insetti che
strisciano nel sottosuolo.
Questo complesso d'inferiorità
mi fa impazzire, eppure non riesco
a rinunciare a questa nullità.

Fluttuerò delicatamente,
con la testa tra le nuvole,
finché il mio corpo non cederà.

La tristezza precipita dappertutto,
in quest'intensa fantasia,
dove cado a capofitto.
Non riesco più a raggiungere il cielo.
Come i fiori sbocciati prima di me,
non riuscirò ad attendere la primavera.
E mentre la mia coscienza si affievolisce,
posso solo sovrapporre la finzione
al futuro.

Le radici abbandonate che non sono
riuscite a diventare terreno,
mi fanno cenno di avvicinarmi.
Incapace di muovermi, la mia depressione
viene esposta alla pioggia.
Alla fine, l'unica ala che mi è rimasta
si staccherà, ed il mio corpo marcirà.

Cadaveri e terreno.
Incapace di dare voce alle mie proteste,
divento cibo per gli insetti che
strisciano nel sottosuolo.
Questo complesso d'inferiorità
mi fa impazzire, eppure non riesco
a rinunciare a questa nullità.
Se anche questi occhi che continuano
a guardare la realtà diventassero inutili,
e se cadessi, potrei essere felice?
Diventando uno dei cadaveri qui sparsi,
riuscirò a ridere ancora?

Non sento più nulla.
Il mio campo visivo sbiadisce.
Il cielo offuscato dal blu sfuma nel nero.

La tristezza precipita dappertutto,
in quest'intensa fantasia,
dove cado a capofitto.
Non riesco più a raggiungere il cielo.
Come i fiori sbocciati prima di me,
non riuscirò ad attendere la primavera.
Ne approfitto per dire addio.
E così, spero e desidero
di non svegliarmi più.
Delicatamente... chiudo gli occhi.
Tranquillamente... la faccio finita.

Cadaveri e terreno.
Incapace di dare voce alle mie proteste,
divento cibo per gli insetti che
strisciano nel sottosuolo.
Questo complesso d'inferiorità
mi fa impazzire, eppure non riesco
a rinunciare a questa nullità.
Se anche questi occhi che continuano
a guardare la realtà diventassero inutili,
e se cadessi, potrei essere felice?
Diventando uno dei cadaveri qui sparsi,
riuscirò a ridere ancora?

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